Il business delle carni è un business in continuo sviluppo. A dirlo non è un’opinione comune, ma i fatti: infatti, come emerge dall’indagine riportata sulla rivista “Carni e Consumi”, i dati diffusi da Iri- per i canali iper, super e libero servizio – parlano di un giro di affari che sui attesta attorno ai 136 milioni di euro, per oltre 7mila tonnellate di carne venduta, con una crescita del 5,1% a valore e del 4% a volume.

In cosa si traduce questo?

Nel semplice fatto che, così come la GDO (grande distribuzione) vede un incremento e un vero momento d’oro in materia di arrosto, anche la ristorazione e il consumatore finale si trovano coinvolti in questo mercato.

Gli scaffali della grande distribuzione, infatti, offrono un’ampia scelta di referenze che sono perfettamente in linea con le moderne tendenze dei consumatori e che rispondo appieno alle svariate esigenze degli italiani. Quindi, da un lato nel 2017- 2018 abbiamo assistito a un relativo decremento del consumo di carni – dall’altro – assistiamo alla presenza di consumatori sempre più attenti e invogliati a prediligere diverse tipologie di carne in base alle specifiche e diverse necessità. Parliamo di  pollo, tacchino, prosciutto, manzo magro, ma anche maggiore attenzione ai prodotti di qualità”: aumenta il consumo di carne chianina, carne di cavallo e di razza.

In particolare l’arrosto di avicoli, in Italia, vede un vero e proprio momento d’oro e i motivi di questo successo sono spesso spiegati: “innanzitutto il trend salutistici sono i principali traini delle vendite di alcune referenze particolari, come i prodotti a base di carne avicola. In questo contesto, la crescita esponenziale delle proposte ha portato a una differenziazione dell’offerta, in cui ha preso il sopravvento il miglioramento qualitativo e una marcata attenzione nei confronti degli allergeni e della bassa quantità di sale. Un altro elemento importantissimo che ha decretato il boom degli arrosti è rappresentato dal fatto che il cliente tende, oggigiorno, a prediligere piatti dall’etichetta più pulita e gli arrosti vantano pochi ingredienti che comprendono carne, sale e spezie.”(Carni e Consumi)