Fino a pochi anni fa nessuno tuo cliente – nessuno! – ti avrebbe mai chiesto:
-con quale carne è fatto l’hamburger che c’è in questo panino?
-come è stato allevato l’animale?
-quali farmaci ha assunto?
dove e come è stato macellato?
-è sostenibile?
A nessuno, infatti, interessavano questi aspetti. Si mangiava, si diceva “gustoso”, oppure “non sa di niente” a seconda dei casi e via.
Oggi tutto è cambiato, lo sperimenti ogni giorno nel tuo locale.
E a emergere, a livello di sia di domanda che di offerta sono i burger la cui carne è di provenienza certa, certificata, tipica. Se, poi, questa carne aiuta un territorio a svilupparsi e a far crescere magari un’economia disagiata, ancora meglio.
Tra le tante esperienze italiane in questo senso si cita l’agnello Igp di Sardegna, il cui Consorzio, con molto impegno e un intelligente progetto di comunicazione, sta rivitalizzando questa tipologia di carne proponendola anche per gli hamburger, polpette, panadas, tartare.
Si potrebbe andare avanti con il cinghiale e la chianina…
Insomma, vuoi rendere l’esperienza dell’hamburger davvero soddisfacente, specie agli occhi del tuo cliente più giovane?
Punta in altissimo, con una carne che abbia una storia, non che sia un semplice assemblato di “trita”.
Se hai necessità di ispirazioni varie, clicca qui per conoscere la nostra vastissima offerta.