Quando mangiamo carne le cose si fanno serie. Soprattutto negli ultimi tempi l’attenzione del consumatore nei confronti del food è aumentata moltissimo e uno dei settori che maggiormente risulta sotto l’occhio, per così dire, critico dei clienti è proprio quello della carne. L’Italia, fortunatamente, dimostra di essere molto attenta in materia di carne e del cosiddetto “benessere animale”, tanto da vantare prodotti assai virtuosi.
Cosa si intende per benessere animale
Il termine “benessere” ha accezioni diverse e comprende sia il benessere fisico che quello mentale:
“Il benessere è una condizione intrinseca dell’animale: il soggetto che riesce ad adattarsi all’ambiente si trova in uno stato di benessere, viceversa il soggetto che non ci riesce (perchè non ne è in grado per caratteristiche psicofisiche proprie, o perché ne è impedito da fattori esterni) si trova in una condizione di stress.
(http://www.aia.it/aia-website/it/settori/salute-animale-e-sicurezza-alimentare/benessere-animale)
Come si legge dal Brambell Report – il primo rapporto sul benessere degli animali tenuti in sistemi intensivi di allevamento, realizzato per conto del Governo inglese nel 1965:
“Tutti i tentativi di valutare il benessere dell’animale devono tenere in considerazione l’evidenza scientifica disponibile relativamente alle sensazioni degli animali, evidenza che può derivare dalla loro struttura e della loro funzioni, come pure dal loro comportamento”.
Questo rapporto è stato anche il primo tentativo scritto per enunciare anche il principio delle cinque libertà per la tutela del benessere animale:
- libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione;
- libertà dai disagi ambientali;
- libertà dalle malattie e dalle ferite;
- libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;
- libertà dalla paura e dallo stress.
La questione del benessere animale, attualmente, potrebbe essere la risposta alle mille domande che sempre più consumatori moderni si pongono in merito al consumo di carni: da una parte la tradizione culinaria italiana, dove la carne è un elemento importante della dieta e, dall’altra, la consapevolezza dei rischi. Carne sì, purchè sia certificata da allevamenti rispettosi dell’ambiente e dell’animale: questo l’unico conforto per cercare di mettere a tacere i dubbi insinuati dai guru del cibo e dalle problematiche sulla salubrità della carne imperanti.