Oggi si sente sempre più spesso parlare di carne grass fed che letteralmente significa “nutrito ad erba”, in riferimento agli animali che vengono destinati a questa particolare produzione e macellazione. Ma la linea che separa il concetto di salute da quello di moda è sempre troppo sottile in questi casi: quando si parla di trend legati al cibo, poi, la questione si fa sempre un po’ spinosa e le diatribe tra le varie fazioni si accendono notevolmente.
Quando parliamo di allevamento grass fied, facciamo riferimento a un sistema di crescita che permette ai bovini di pascolare per tutta la durata del loro percorso di vita, dalla nascita fino alla macellazione.
Ma in che cosa si differenzia realmente il sistema di allevamento grass fed?
Nel tradizionale sistema di allevamento i capi destinati alla macellazione vengono spesso nutriti con cereali e mangimi al fine di velocizzarne la crescita e l’ingrasso: questo nell’allevamento grass fed non accade, poiché uno dei principi fondamentali risiede proprio nel rispetto del benessere degli animali che vengono nutriti, come natura vuole, solo di erba e vengono lasciati liberi di pascolare. Quello che ne consegue è un animale sicuramente più sano con una minore o del tutto assente presenza degli antibiotici o dei pesticidi. E poi non si bisogna sottovalutare il grande impatto etico che il sistema di allevamento grass fed possiede: basta pensare al fatto che il mais e la soia che vengono impiegati per tutti gli altri tipi di allevamento richiedono ingenti quantità di acqua.
E le proprietà nutritive?
La carne grass fed risulta essere molto più ricca di grassi omega 3, vitamine liposolubili e beta carotene, oltre che – come visto- priva di antibiotici. L’allevamento grass fed, chiaramente, prevede tempi di ingrasso e di crescita dei bovini sensibilmente superiori rispetto a quelli dell’allevamento tradizionale e questa è la causa diretta del prezzo notevolmente superiore.